Falerna – Il borgo di Castiglione

Falerna, Castiglione e il borgo antico

I Normanni, nel 1602, dotarono Castiglione Marittimo di un vero e proprio castello. La sua denominazione fu “Leo Castrum”. Attorno al castello, contadini e pescatori costruirono fiduciosi le loro modeste abitazioni e ben presto sorse la chiesa. La località assunse dimensioni da villaggio ed infine divenne città prendendo il nome di Castel leone poi divenuta Castiglione. La città diede anche nome ad una famiglia di nobili presumibilmente di origine Normanna, con l’ultimo discendente che fu Guglielmo di Castiglione che morì prima del 1300, dopodiché fu assegnata ad Adinolfo D’Acquino, e rappresentò uno dei primi possedimenti in Calabria, dopo Belcastro nel 1260, dell’omonima potente famiglia.

Singolare è il modo in cui fu reso pubblico l’atto di concessione, che fu infatti inciso sul portone del castello, e sfortunatamente è andato perso nel tempo ma rimane inciso nella memoria di chi, con dovizia di particolari e con entusiasmo nella ricerca, ne ha ricostruito la storia. Lo ricordiamo qui di seguito:
“Athenulpho Thomae Aquinatis et Amengaldae de Ceccano filio ex Comitibus Aquini Cajetae ducibus post obita praeclariora Caroli II et Roberti Regis munia Capitaneo Generali Castrum Regis munificentia concessum Anno Domini MCCCIII”

Carlo II D’Angiò concesse in feudo il territorio di Castiglione ad Adinolfo quasi come compenso per la confisca, avvenuta dopo la morte di Manfredi, della vecchia terra dei D’Aquino nel frusinate a favore della corona, perché il padre Tommaso aveva combattuto contro gli Angioini per difendere Napoli dall’invasione dei francesi.

Oggi Castiglione si estende aldilà del vecchio castello e rappresenta un borgo molto interessante in quanto vicino al mare e comunque posto ad un’altezza di circa 150 metri sul livello del mare e quindi ad altezza sufficiente da godere di frescura anche in estate. Il castello ospita quello che è chiamato borgo antico dove si trovano una serie di abitazioni, alcune recentemente ristrutturate con gusto, e dove ancora oggi è possibile fare la passeggiata circolare perimetrica, a metà della quale si giunge in una bella piazzetta con splendida vista sulla valle sottostante e verso il mare. Nella piazzetta c’è oggi una meridiana. Nella parte alta si trova poi la chiesa che sovrasta il paese e in cu il’area circostante offre un’altra bella vista verso il mare dalla quale si può ammirare anche tutto il paese.

Il mio paese

Castiglione è chiamato il mio paese
Modestamente sito in un bel loco
Tu non ti devi cullar se così ti voco
Perché natura per te fu cortese

Se vuoi ch’io parli dei tuoi figli amati
Ciò ch’io sento è di dirli beati
Giacché in concordia sempre li hai legati
E vantansi di te che li hai salvati

In sul tuo capo la chiesetta s’alza
Ove la gente pia vi si avvicina
Quando la sera l’ala declina
E le preci divine al cielo innalza

Poesia del prof. Vincenzo Vescio

Da qui poi parte un sentiero piacevolmente percorribile a piedi, a metà del quale si arriva ad una radura in cui si può godere di una splendida vista verso il mare.

Per approfondimenti sulla storia di Castiglione e Falerna consigliamo di leggere …

     

 Storia di Falerna
-Armando Orlando –

Castiglione e Falerna
-Armando Orlando –
 Monografia di Falerna
e Castiglione Marittimo
– Mario Folino Gallo –

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