Ombre a Mezzogiorno – “Il pensiero guida di questo lavoro è, dunque, la diversità della Calabria. Con tutti i quesiti che suscita l’argomento. È un fatto sistemico, nel senso che esso è conforme ad un ordine immutabile delle cose e che quindi non permette alcuna modificazione nei suoi elementi? È un fatto irreversibile, che non può essere invertito rispetto al suo sviluppo e che quindi si manifesta in un solo senso? Oppure un insieme di più fattori, da individuare tra cause naturali ed opera umana? E in quale misura ha giocato la composizione di quell’insieme? E su tutto aleggia la domanda principe: «Generalmente – rispetto agli altri elementi che hanno determinato la diversità, e cioè fatti storici ed eventi estremi e disastrosi – il cittadino calabrese ha avuto un atteggiamento passivo?». Di sicuro mi sento di dire che questa diversità è diventata per la Calabria un fatto secolare, e se nel corso della lettura troverete concetti e riflessioni che si ripetono, sappiate che questa ripetizione è voluta. Essa ha lo scopo di mettere in evidenza una pluralità di opinioni espresse da autori che con la loro autorevolezza ci aiutano a comprendere gli avvenimenti…” (Dalla premessa dell’autore Armando Orlando)